La carta è di moda, in particolar modo quella da buttare.
È questa l’ultima tendenza in campo modaiolo che sembra sensibilizzarsi sempre di più al tema del riciclo. Ciò che fino a qualche anno fa poteva apparire bizzarro e decisamente “out”, adesso risulta fantasioso ed affascinante. Alla mostra intitolata “Fashion Paper” (aperta a Milano fino al 12 maggio) sono stati presentati vestiti, gioielli, accessori, persino un abito da sposa, tutti interamente realizzati con carta riciclata; dai francobolli, alla carta igienica, da quella da imballaggio alle bustine del tè, non mancano poi le carte da gioco e i fazzoletti bianchi. I risultati sono delle creazioni spettacolari che rivelano tutta l’ingegnosità e la fantasia dei loro creatori. A prendere parte a questa iniziativa sono state le Accademie delle Belle Arti di Brera, di Firenze, l’Albertina di Torino. Maria Teresa Illuminato, titolare della prima cattedra di Ecodesign dell’Accademia Di Brera, che si dedica a questo tipo di creazioni già da vent’anni, ha affermato “Lavoriamo sui materiali, li tagliamo, li studiamo. Scopriamo texture bellissime, geometrie surreali. E adesso ci copiano.”
È questa l’ultima tendenza in campo modaiolo che sembra sensibilizzarsi sempre di più al tema del riciclo. Ciò che fino a qualche anno fa poteva apparire bizzarro e decisamente “out”, adesso risulta fantasioso ed affascinante. Alla mostra intitolata “Fashion Paper” (aperta a Milano fino al 12 maggio) sono stati presentati vestiti, gioielli, accessori, persino un abito da sposa, tutti interamente realizzati con carta riciclata; dai francobolli, alla carta igienica, da quella da imballaggio alle bustine del tè, non mancano poi le carte da gioco e i fazzoletti bianchi. I risultati sono delle creazioni spettacolari che rivelano tutta l’ingegnosità e la fantasia dei loro creatori. A prendere parte a questa iniziativa sono state le Accademie delle Belle Arti di Brera, di Firenze, l’Albertina di Torino. Maria Teresa Illuminato, titolare della prima cattedra di Ecodesign dell’Accademia Di Brera, che si dedica a questo tipo di creazioni già da vent’anni, ha affermato “Lavoriamo sui materiali, li tagliamo, li studiamo. Scopriamo texture bellissime, geometrie surreali. E adesso ci copiano.”
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