È strano ammettere come, nella maggior parte dei casi, il mito e la fama di un essere umano siano così strettamente dipendenti da una fine tragica ed inaspettata; dallo storico Achille, il cui unico punto debole si è rivelato bersaglio fatale di un invincibile guerriero, a Marilyn Monroe, Elvis Prestley e Michael Jackson. Proprio quest’ultimo, proclamato il “Re del Pop” da Elizabeth Taylor ed Eddie Murphy, si è spento lo scorso 25 Giugno a seguito di un arresto cardiaco provocato da un’eccessiva somministrazione di calmanti. Il cantante, o meglio, la “leggenda”, si stava preparando alle 50 tappe del tour “THIS IS IT” che si sarebbe dovuto tenere a Londra a partire dallo scorso Luglio. La morte improvvisa ha però impedito a Jacko di realizzare questo nuovo, colossale progetto. Il cantante si può considerare a tutti gli effetti l’uomo dei record, per citarne alcuni, Thriller è stato l’album più venduto della storia con oltre 110 milioni di copie, così come il video del singolo Black or White è stato uno dei più costosi di sempre. Ma i successi musicali non sono gli unici elementi che hanno portato Jackson a diventare un vero e proprio mito; la sua notorietà è stata segnata da numerosi scandali relativi a diverse accuse di molestie sessuali nei confronti di bambini che frequentavano il Neverland Ranch, accuse, queste, che si sono rivelate infondate e che hanno portato l’artista alla piena assoluzione durante il processo del 2005. Durante gli anni del successo, Jacko, dietro le luci del palco, si è dimostrato essere uomo fragile ed insicuro, sempre alla ricerca della perfezione fisica, come mettono in evidenza i numerosi interventi chirurgici, e del consenso dei suoi fans che fedeli gli hanno tenuto compagnia e lo hanno sostenuto fino alla fine. Anche dopo la sua scomparsa, gli scandali e le critiche continuano ad offuscare la sua figura, a gettare ombra sulla sua memoria impedendo che egli venga ricordato per quello che era ed è , semplicemente il RE DEL POP.
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